martedì 2 marzo 2010

Naming

Oggi racconto una storia senza lieto fine.
Quella di una stageur che passa tutta la giornata a cercare il nome giusto, senza riuscirci.

Non entro nello specifico, ma avevo bisogno di un nome per un forum che dicesse:
 "qui puoi trovare informazioni su questo argomento e questo argomento andrebbe fatto cosi".

Un esempio stupido: voglio fare un forum che permetta lo scambio di informazioni sui gelati al gusto limone e che dica che non bisogna mangiarne troppi altrimenti l'acido citrico contenuto nel limone ti rovina i denti.
Bene. Capito.
Ora però diciamo tutto questo con al massimo due parole, il cui dominio internet, nella estensione a noi, interessata è libero.

Questa operazione si chiama naming.
Letteralmente, chiamare, dare un nome.
Naming è anche scegliere ex novo il nome di un'azienda, o di un prodotto.  

Deve essere efficace: evocare, esprimere un'identità, essere breve e facile da ricordare e da pronunciare, costruito in modo che si possa affiancare ad un logo o che comunque nella sua formulazione non impedisca ulteriori sviluppi futuri.

Quando pensate di aver trovato il nome giusto, dovete mostrarlo al cliente.
E sperare che al lui piaccia.

Io non ci sono riuscita.
Ma pazienza. Riproverò domani.   

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