giovedì 29 aprile 2010

Archivio

[Correva l'anno...1997]

Nasce Think different.
La campagna di comunicazione racconta la nuova era Apple guidata da Mr. Steve Jobs.
Lo fa lo slogan: pensa differente.
Lo fa il commercial: bianco e nero, musica avvolgente, un montaggio di filmati con protagonisti famosi per il loro aver essere differenti.

Emozioni per esprimere valori.




Advertising Agency: TBWA CHIAT/ DAY, USA
Creative Director: Lee Clow
Copywriter: Rob Siltanen
Art Director: Gennifer Golub

lunedì 26 aprile 2010

Chiarezza

[Come scrivere con semplicità]

Venerdì, nel pieno delirio da attesa del fine settimana, ho scritto i testi per un agriturismo di prossima apertura.
Però non ero in forma, e non mi fidavo di quanto scritto.
Così, il giorno successivo ho fatto leggere una parte di questi testi ad un'amica.
Non è chiaro da subito, mi dice, di cosa stai parlando. 
Era la sezione con la storia dell'agriturismo, voleva essere una descrizione talmente suggestiva da incuriosire l'utente e spingerlo a continuare a navigare tra le pagine del sito.
Avevo toppato.
Ho ascoltato, ripensato e riscritto.

L'occasione ha fatto una nascere una piccola discussione arricchita da molti aneddoti su come la nostra formazione universitaria sia votata alla complessità.
I testi sono scritti per non essere capiti.
Più il periodo è complesso, più è espressione di un concetto "alto".
Mezze pagine scritte senza un punto, con un susseguirsi di subordinate una dietro l'altra.
E la necessità di leggere e rileggere per provare a capire.

Vuoi o non vuoi, dopo elementari, medie, liceo, università, questa forma mentis è impressa nel tuo cervello.
E non aiuta nel lavoro del copywriter.
Se non nella misura che ora sai quello che non devi fare.

Semplicemente....essere semplici vuol dire farsi capire.
Non far perdere tempo a chi, su una pagina web, cerca informazioni rapide, divertimento, o entrambe le cose in un unico prodotto.

Alcuni test dicono che gli utenti della Rete decidono in 10/15 secondi se la pagina gli interessa oppure no.
Forse anche meno.
Ha senso sprecarli in periodi complessi?
Ha senso usare parole ricercate quando il vocabolario di base contempla 7000 vocaboli di cui solo 2000 considerati fondamentali?

Non si tratta di non fare qualità.
Si tratta di essere comprensibili.
Adottare una scrittura semplificata però, richiede tempo.
Togliere è più difficile che aggiungere.

Chiudo con un suggerimento, un libro sul tema da cui ho tratto i dati qua sopra.
E' Guida all'uso delle parole, di Tullio De Mauro. 

Ora, parafrasando Pascal, scusate se ho scritto un post più lungo del solito, ma mi è mancato il tempo per abbreviarlo.


 
 

Cambiamenti

Inizio il mio terzo mese di stage con un brutto raffreddore.
E la tosse.
E il mal di gola.
Con febbre.
Quindi resto a letto.


Guardo questo blog e mi dico: c'è qualcosa che non quadra. 
I post diminuiscono, gli argomenti latitano.
Mi manca il tempo, si.
Ma anche la voglia, perché faccio tutti i giorni le stesse cose: banner, edugame, advergame, testi per un sito, testi per un altro, una campagna stampa al mese.
Ma io  ho voglia di parlare anche d'altro.


Dal prossimo post, inizio.
Cambiamenti in arrivo.